Non mi è mai capitato di scrivere un racconto horror o che facesse un minimo paura. Non saprei nemmeno da dove iniziare, quali tecniche usare perché non sono avvezza a leggere libri di questo genere. Qualche anno fa, però, volevo partecipare ad un concorso e mi sono detta: perché scrivere un racconto normale? Voglio stupire tutti. Proprio perché non sapevo da dove iniziare, ho deciso di affidarmi al mio metodo di scrittura preferito. Ascoltare la musica e vedere dove mi avrebbe portato.
La playlist che scelsi non era di certo la top hits del momento, ma dovetti cercare “playlist horror” su spotify: già immaginavo di non trovare nulla e di dovermi affidare ad altro, e invece. Ne esistono di diverse. Cuffie alla mano, iPad nell’altra e diedi al via a non so cosa: ricordo che per una buona ora fui veramente trascinata in un turbinio di emozioni. E più andavo avanti, più cercavo di immergermi nella parte. È stato un po’ terribile, una volta finito mi guardavo attorno spaesata. Non fa paura ovviamente, fa schifo. Ma ha un suo perché.
Ho deciso di condividerlo perché ovviamente non l’ho mai mandato e mi sembrava uno spreco lasciato lì, sepolto tra altri mille file. Quindi, se vi va, lo trovate qua sotto e fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto,
Malika