
Trama: Non c’è e non voglio inventarla.
Recensione: È un libro che ha fatto discutere molto: c’è chi l’ha amato e chi invece non ci ha trovato nulla di speciale. Partiamo da un punto focale: non esiste una trama cui appellarsi per comprendere se è un libro che ne valga la pena. Ovviamente su internet troverete qualche info, ma credo che l’esperienza migliore la si può ottenere non informandosi: lo scopo non è tanto avere un assaggio della storia, è tutt’altro. È vero, quando ho terminato di leggerlo, mi sono chiesta: e quindi? Non avrò una risposta: chi l’ha letto sa che ha conosciuto Holden, un adolescente. Non rappresenta l’adolescenza in generale, lui è un tipo di adolescente, in fase transitoria, con tutti i suoi problemi, i suoi pensieri, la sua rabbia (che poi sarà veramente rabbia?). Forse qualcuno di voi potrà ritrovare se stesso, io in certi punti mi sono sentita vicino a lui, ma non sempre. Non è irriverente perché è un adolescente non capito, lo è perché si sente perso e ha un modo più cinico di vedere il mondo. Non tutti riescono ad accettare di buon grado le regole di questa vita e le strade da percorrere sono due, come ci fa presente uno dei suoi professori preferiti: continuare a denigrare e odiare o scegliere di studiare per migliorare e vedere il mondo da tutt’altra prospettiva. Da questo punto di vista, si tratta della condizione dell’essere umano messo di fronte alle incertezze della vita, all’ipocrisia. I più sensibili si sentono soffocare, e vi assicuro che Holden ha tutte le ragioni per sentirsi così. Lo fa facendosi trasportare dalla sua giovane età: quando si è consapevoli, ma non si hanno ancora gli strumenti adeguati per riuscire a gestire le emozioni che ci travolgono. Urlando e sbraitando, drammatizzando: tutto molto spontaneo e quasi privo di senso. La bravura di Salinger consiste nella sua capacità di riprodurre l’adolescente senza cadere nei soliti cliché: e non è sicuramente facile, perché quando si è adulti si guarda ai giovani con lo sguardo interrogativo. Diciamo che sono incomprensibili, ma in verità ci scordiamo che anche noi eravamo così: semplicemente la nostra testa non viaggia più veloce come la loro, i nostri giri di pensieri durano di più dei loro e quindi quei improvvisi cambiamenti, ci sembrano assurdi. E allora diciamo che sono irriverenti, maleducati e hanno l’aria da sfida, ma c’è molto di più dietro. Stanno formando il loro sistema di valori e lo cercano di difendere molto bene, vogliono sentirsi grandi, perché si sentono pronti ma vengono trattati come degli irresponsabili. Si potrebbe parlare tanto dell’adolescenza e Holden è una storia che fa riflettere su tale passaggio transitorio, che a distanza di anni e anni non è poi cambiato così tanto. Mi sento di consigliarlo per mille motivi, ma forse quello più importante è che non sapete cosa vi potete effettivamente leggere, è a interpretazione. Io vi ho dato la mia.
Dati Generali
- Titolo: Il giovane Holden
- Autore: J. D. Salinger
- Casa Editrice: Einaudi
- Collana: Super ET
- Pagine: 251 p.
- Prezzo: 12,00€ (cartaceo)
- Voto: 4/5
Il voto non è alto perché sono partita con aspettative molto molto alte, anche se non sono state soddisfatte tutte: in generale, credo che sia una lettura piacevole da fare. Forse, per una persona che sta vivendo la sua adolescenza, può essere molto illuminante, ma è uno spazio bianco in cui ognuno di noi può fare le proprie osservazioni. Non c’è una risposta giusta o sbagliata in questo libro.
A presto,
Malika